Area età adulta

Disturbi

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione

● Anoressia nervosa

L’anoressia nervosa è un disturbo dell’alimentazione che si manifesta con:

-rilevante perdita di peso. Chi soffre di questo disturbo presenta meno del 15% del peso considerato normale per età, sesso e altezza;

-eccessiva paura di ingrassare anche quando si è sottopeso;

-alterazione nella valutazione del peso e nella percezione della taglia e della forma corporea.

Chi soffre di anoressia nervosa presenta una vera e propria ossessione per il cibo (es. pensieri ripetuti sul cibo, continua lettura di ricette di cucina, costante preparazione dei pasti per i propri familiari….) e manifesta comportamenti finalizzati alla riduzione del peso come ad esempio: digiuni prolungati, vomito auto-indotto, eccessiva attività fisica. Spesso compaiono ulteriori comportamenti di controllo (body check) come pesarsi di continuo, controllare le proprie forme allo specchio, misurare alcune parti del corpo.

Si possono distinguere due forme di anoressia nervosa: l’anoressia restrittiva caratterizzata da digiuno e  intensa attività fisica e l’anoressia con bulimia, nella quale sono presenti delle abbuffate (episodi in cui si mangiano quantità elevate di cibo accompagnate dalla sensazione di perdere il controllo sul cibo).

La psicoterapia cognitivo-comportamentale (modello transdiagnostico) è considerata il trattamento d’elezione per l’anoressia nervosa e gli altri Disturbi Alimentari. In tale terapia vengono affrontati sia i pensieri distorti sia i comportamenti alimentari disfunzionali. Essa prevede quattro fasi:

nella prima fase vengono date al paziente informazioni sul disturbo (psicoeducazione) e si identificano i fattori di mantenimento del disturbo;

nella seconda fase l’obiettivo è quello di affrontare i pensieri distorti sulla dieta, di migliorare la qualità e la quantità dell’alimentazione, di analizzare i progressi fatti ed eventuali ostacoli al cambiamento;

nella terza fase vengono affrontati i meccanismi di mantenimento del Disturbo Alimentare;

nella quarta fase si esaminano eventuali fattori di ricaduta e si valuta il mantenimento nel tempo dei risultati ottenuti.

Bibliografia:

-Dalle Grave R., (2005). Terapia cognitiva comportamentale multi-step dei disturbi dell’alimentazione: casi clinici. Positive Press. Verona.

-Fairburn C.G., (2010). La terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione. Eclipsi. Firenze.

-Reichenberg L.W., (2015). DSM-5. L’essenziale. Raffaello Cortina Editore.

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